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App mobile: una checklist infallibile per una strategia mobile che funzioni

Stai valutando di tradurre la tua idea in app mobile, ma non sai come strutturare un piano efficace per andare online. In più l’idea di coordinare più persone con professionalità diverse ed assicurarsi che convergano per andare dritte a meta ti scoraggia.

Siamo qui per te! Niente panico. Da azienda specializzata in sviluppo di app mobile, con una forte expertise nella creazione di software professionali su misura abbiamo seguito tanti progetti di questo tipo. Alcuni di questi li trovi nel nostro portfolio e di altri abbiamo già parlato altrove, come nel caso di i-Uto. Abbiamo quindi esperienza per poterti sostenere.

Qui proviamo ad aiutarti come una breve checklist che ti permetta di verificare se tutti i principali passaggi della tua strategia sono stati pianificati e svolti correttamente.

La riassumerei cosi: pensa in grande, agisci in piccolo, vai sul mercato, testa e migliora.

approccio sviluppo app

L’app è coerente con la strategia aziendale?

La prima cosa che devi fare è cercare di capire se lo sviluppo di un’applicazione mobile è coerente con la strategia aziendale. Ovvero?

Metti a fuoco come la tua realtà è posizionata sul mercato – o come vuole farlo – e qual è il suo vantaggio competitivo. Poi chiediti: perché e come  la mia app può inserirsi in questo contesto?

Se, infatti, stai pensando a questa opzione, probabilmente avrai considerato due cose: le persone passano sempre più tempo sul mobile.

UTENTI MOBILE TREND I miei clienti hanno bisogno di qualcosa che renda migliore la loro esperienza con la mia realtà. Più veloce, più personale, più divertente o più efficiente? Comunque qualcosa di più di quello che già sto offrendo loro.

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Torniamo ancora una volta qui: al Customer Journey. Il mobile non è infatti un canale, ma un punto di contatto per lasciare che una persona interagisca in modo semplice ed efficiente con la tua azienda. L’utente, cioè, ad un certo punto del suo viaggio, potrebbe aver bisogno di un contatto via smartphone.

A seconda di quale livello di interesse/coinvolgimento abbia con i tuoi prodotti e/o servizi (se sia in alto o in basso rispetto al tunnel del processo di acquisto), potresti decidere di far sviluppare un’app mobile con finalità, ad esempio, commerciali o di branding. 

In questa fase di analisi ovviamente non puoi dimenticare anche un focus sulla concorrenza. Sarà utile a definire i tuoi punti di forza e debolezza rispetto agli altri attori. Individuerai le opportunità e le minacce presenti nel mercato che potrebbero aiutare / impedire il successo del tuo prodotto e/o servizio.

Come risulta evidente, in questa fase più si è e meglio è. Riunire chi si occupa di marketing, di operazioni, di vendite e sviluppo sarà fondamentale per strutturare solide basi di business. Prenditi il tuo tempo: almeno 15 giorni potrebbero essere necessari per raccogliere tutti gli elementi utili a questa analisi.

Quale è la tua strategia per l’app?

Finita la parte di analisi macro, inevitabile sarà scendere al livello micro. Metti bene a fuoco qual è l’idea alla base della tua app e sopratutto come questo strumento sarà capace di soddisfare le esigenze del tuo potenziale cliente.

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A questo punto, è l’ora di buttar giù uno schema (questo strumento potrebbe esserti utile: www.productplan.com). Un documento in cui ti sia possibile visualizzare tutte le attività da porre in essere, assegnate alle professionalità necessarie al progetto. Ciascuna azione dovrà essere correlata alla variabile tempo.

In questa schematizzazione, non dimenticarti del piano B. Prevedi da subito delle soluzioni in caso qualcosa non vada come desideri. 

Arrivato a questo punto, sarà ora di lavorare al budget. Ragionevolmente preventiverai di spendere più nel primo anno, per la prima versione dell’applicazione. Poi, si suppone, i costi si ridurranno, perché la tua strategia si orienterà all’ottimizzazione e all’eventuale aggiunta di funzionalità.

Grazie a tutta questa progettazione eviterai di disperdere energie e porrai le basi per una maggiore solidità del tuo business. La concorrenza è spietata, le risorse sono sempre più razionalizzate e la base utenti mobile è sempre più esigente. Per farti spazio e mantenere competitività devi essere più scientifico possibile!

Quali sono i casi di utilizzo della tua app mobile?

Adesso viene la parte più divertente. Qui è dove puoi liberare la tua immaginazione. Adesso è, infatti, il momento di immaginare quali sono i casi d’uso della tua applicazione e quali sono le persone che potrebbero volerla scaricare sul proprio smartphone.

Usi App mobile

Non dimenticarti nemmeno di scegliere gli indicatori di prestazione per valutare la performance di questo tuo strumento! Solo quello che è misurabile è migliorabile. Alcune KPI potrebbero essere: 

  • Nuovi utenti 
  • Aumento dell’utilizzo (prospettiva di ricevere X sessioni dopo i primi 6 mesi) 
  • App rating
  • Tasso di conservazione (tieni conto dell’utilizzo dell’applicazione dell’utente dopo 7, 30, 90 e 180 giorni dal download e confronta l’interazione dell’utente con questo canale e gli altri attivi) 
  • Lunghezza della sessione (quanti utenti interagiscono con l’applicazione) 
  • Utenti attivi (utenti attivi mensili o utenti attivi quotidiani in base all’applicazione)

Arrivato a questo punto saprai sicuramente capire se sia meglio far sviluppare un’applicazione mobile ibrida o nativa. Saprai anche determinare la piattaforma in cui vorrai far sviluppare l’applicazione – iOS o Android o entrambe. Nel caso tu volessi consultare qualcuno per rafforzare la tua decisione, qui trovi qualche mio consiglio.

Bene, l’applicazione non è ancora sviluppata, ma vale la pena iniziare da subito a promuoverla tramite una specifica pianificazione marketing. Coinvolgendo i clienti attuali e potenziali già nella fase iniziale del processo di sviluppo, beneficeresti del loro contributo. I loro feedback ti aiuterebbero a capire se quell’app soddisfa o meno le loro esigenze. 

Come coinvolgerli? Ad esempio con un blog. Lì, potresti informarli sulle funzionalità dell’applicazione e potresti aggiornarli sugli step del processo realizzativo, chiedendo loro dei feedback. Attraverso i canali social potresti aumentare il tasso di coinvolgimento e alimentare l’attesa. Potrebbe essere molto utile anche predisporre un kit stampa da condividere con giornalisti del settore. Ti assicureresti che le informazioni veicolate siano quelle corrette e porresti le basi affinché attorno al progetto vi fosse entusiasmo e partecipazione.

Come puoi implementare la tua app mobile?

Bene, sei quasi a fine. Il più è fatto. Tra tutte le funzionalità identificate, ti conviene però farne sviluppare solo alcune: quelle individuate come prioritarie. Dopo il lancio dell’applicazione potrai implementare le altre.

Definendo il Minimum Viable Product, il prodotto minimo funzionante, immetterai sul mercato il prodotto con il più alto ritorno sull’investimento rispetto al rischio assunto. Detto in altro modo: testerai il prodotto senza disperdere eccessive risorse ed energie.

Esempio di Minimum Viable Product italiano bomboloni con e senza glassa

Sarà utile, peraltro, definire preventivamente una strategia di test, prima che lo sviluppo abbia inizio.

Chi è o chi sono i responsabili delle azioni di test? Quali funzioni devono essere testate e cosa invece è fuori portata? Quali casi-prova verranno provati (i.e. tocca sulla barra di ricerca, inserisci ‘media’, tocca ‘mostra i risultati’) e quali saranno i criteri di approvazione dello sviluppo? Cioè cosa farà decidere per un ‘pass’ o un ‘fail’..

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Conclusioni

Se hai seguito questa strategia passo dopo passo, la tua app sta per essere sviluppata e poi lanciata. Prima di farlo, però, aspetta. Verifica di aver fatto un’ultima riflessione. Hai definito anche come verrà testata l’applicazione una volta sul mercato, oltre che i modi con cui registrare i problemi /difetti segnalati e chiudere le segnalazioni, una volta risolte?

Non è banale, affatto. Monitorare le performance e garantire assistenza all’utente per cui hai pensato e realizzato quel prodotto è un modo per sostenere quest’ultimo e dargli (darti) una chance di avere successo.

Adesso che hai fatto davvero tutto, buona fortuna!

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