Durante lo sviluppo di web application fortemente dinamiche, una buona parte del tempo dedicato al design della pagina viene dedicato al creare strutture SEO friendly, che siano facilmente accessibili ed indicizzabili dai crawler, primo fra tutti da Googlebot.
Per pianificare l’ottimizzazione si parte da un set di parole chiave e si cerca spesso di creare algoritmi che lato server producano title, meta e contenuto appositamente studiati per incrementare il posizionamento della pagina nelle SERP relative alla parola chiave scelta.
Il tradeoff in questo caso è quello quindi fra velocità di accesso (parametro fondamentale per una buona indicizzazione) e attinenza del contenuto dinamico alla keyword di riferimento. Esistono diverse soluzioni che consentono di mascherare le URL, ed emulare un alto numero di pagine “statiche” tramite una sola pagina “dinamica”, ma i meccanismi più sofisticati comportano spesso un rallentamento nel servire la pagina generata.
Oltre alla minor velocità di risposta spesso alcune delle librerie usate per la view producono codice HTML sporco e con un alto livello di indentazione, andando a peggiorare un altro indicatore molto importante di cui ho già parlato in un altro post, ovvero il rapporto fra codice HTML e contenuto vero e proprio.
Per questo motivo esistono occasioni in cui, all’interno di una struttura completamente dinamica, debbano essere inserite pagine statiche che facciano da gateway verso le parti del sito in cui vogliamo convogliare gli utenti. Nel caso di un sito di ecommerce ad esempio nella pagina specifica di una certa categoria di prodotti.
Anatomia di una landing page statica
Nello sviluppare una landing page statica gli accorgimenti da tenere presenti sono sempre gli stessi, solo che utilizzando HTML puro si ha più controllo sulla pulizia del codice e sulla sua struttura semantica, oltre che una risposta molto veloce alle richieste utente (e del Googlebot).
Supponiamo di voler creare una landing page ottimizzata per la chiave di ricerca
“offerte armadi online”
e di volerla promuovere all’interno di un sito di ecommerce di arredamento sviluppato tramite un framework PHP.
Le cose da tenere in mente sono principalmente le seguenti:
- produrre testo orginale, in cui la keyword compare in contesti diversi ed in frasi costruite in modo vario. Le penalità per testo duplicato e OO (Over Optimization) sono ormai realtà;
- utilizzare gli heading (h1,h2,h3,h4…) per dare risalto alle keyword in varie parti delle frasi usate;
- utilizzare i tag alt delle immagini per contestualizzare le keyword ed allo stesso tempo poter sfruttare la sezione Immagini di Google per avere visite e risultati nelle SERP;
- limitare i Javascript inline e i pezzi di CSS all’interno della pagina, ed includerli in file esterni;
- usare al meglio il tag <title> e i tag <meta> evitando ripetizioni, rispettando le lunghezze consigliate da Google e mantenendo diversità col testo. E’ necessario ricordarsi che un buon tag meta description può essere usato come snippet ed aumentare sensibilmente il CTR;
- strutturare la URL ad-hoc (ed impostare in modo coerente mod_rewrite perchè le richieste vengano servite velocemente);
- creare link interni verso la pagina statica, in modo da passare link juice;
- creare link nella pagina statica che facciano da call-to-action per gli utenti
Una volta che la pagina è stata creata per farla salire nelle SERP è necessaria un’attività di lonk building, creando link da domini diversi da quello del sito principale e, se possibile, che sfruttino hosting diversi a livello di IP (diverso blocco C). Un post d’esempio può essere quello che avete appena letto 🙂
In questo caso, se vi incuriosisce potete vedere il risultato dell’ottimizzazione (sia grafico che a livello di codice) per la parola chiave “offerte armadi online“. E’ una landing page sviluppata per il nostro cliente Leader Salotti. Un altro esempio, ottimamente riuscito per la keyword di interesse, è questa pagina che abbiamo piazzato nelle SERP per la chiave terratetto a Pistoia.
Creare una landing page HTML è un modo facile e veloce per creare contenuti SEO oriented, che possono convivere all’interno di un sito o di una web application dinamica senza stravolgerne la logica.
2 risposte su “Strategie SEO – Landing page HTML. Statiche, veloci e ottimizzate”
Ottimo articolo. Spesso la velocità di caricamento viene sottovalutata , ma è un importantissimo fattore di ranking . Gestisco un blog sulla seo , visitatelo Blog sulla Seo
Si, usare HTML statico, limitando CSS e JS e risorse grafiche, garantisce pagine veloci. In questo senso anche mod_rewrite dà una mano, consentendo di passare all’application server Tomcat o Glassfish che gestisce la parte dinamica solo le request per contenuto dinamico, e di far servire direttamente da Apache la parte statica. In PHP la differenza è meno marcata ma con tecnologie J2EE l’effetto è molto buono.