Categorie
Sviluppo software

Chatbot: Rovazzi e quei 57milioni di visualizzazioni

Hai letto bene: oggi sono più di 57 milioni le visualizzazioni del video di Mi fa volare, canzone di Fabio Rovazzi e Gianni Morandi. Per darti un termine di paragone, nel caso ne avessi bisogno, quello di Vasco Rossi di ‘Come Nelle Favole’, pubblicato a marzo di quest’anno, oggi conta poco più di 14 milioni di views. Tante certo, ma se pensiamo alla capacità di coinvolgimento del Blasco – lui, in grado di chiamare a raccolta 220mila fan in un concerto detto ‘la tempesta perfetta’ – dovremmo chiederci il perché della crescita vertiginosa del video-clip di Rovazzi e Morandi.

Dico vertiginosa perché la canzone è stata lanciata il 19 maggio 2017 alle 15 e, a meno di ventiquattro ore, aveva raggiunto già più di 2 milioni di visualizzazioni e conquistato il primo posto nella classifica iTunes (oggi si trova al quinto). Oggi, passato un mese, siamo arrivati a 57 milioni e mezzo.

Da cosa è dipeso?

instagram rovazzi morandi canzone mi fa volare

#RovazziMorandi e il loro Xfactor

Sicuramente gli ingredienti di questo successo discografico (e social) sono molti; tra questi tre in modo particolare.

Uno. Gianni e Fabio: due artisti con una grande popolarità – una costruita in un’epoca ‘pre-digitale’, poi alimentata e cresciuta anche grazie ad un’ottima presenza sui social network. L’altra più recente, aumentata sui canali social, esplosa con il singolo ‘Andiamo a comandare’, tormentone estivo capace di ottenere il primo disco d’oro solamente con lo streaming in Italia. Uno più anziano, l’altro più giovane. Un mix di tradizione e modernità che avvicina target di pubblico molto diversi tra loro per aspetti demografici e non solo.

Due. La canzone: divertente e leggera, combina comicità e sonorità pop, costituendo quasi un genere a sé.

Tre: il video ufficiale del brano che sa di cortometraggio, scandito da uno storytelling originale e con protagonisti molto noti ai più. Dalla moglie di Morandi, Anna, a Lodovica Comello nel ruolo di hostess; da Fedez e J-Ax al comico Maccio Capatonda, dallo storico “capitano” dell’Inter Javier Zanetti all’attore Salvatore Esposito, il famoso “Jenny” della serie tv “Gomorra”.

Mi dirai: cosa c’entra tutto questo con il chatbot? Te lo spiego.

Fedez lancia il chatbot di Rovazzi

Il successo del video è stato sicuramente determinato dalla popolarità dei due protagonisti e da accurate scelte di produzione e discografiche, come abbiamo velocemente detto sopra. Tuttavia, è stata anche la strategia di promozione del brano ad essere vincente. Non è il momento di analizzarla qui nel suo complesso (sotto solo qualche post per darti un’idea di come a livello di social media i protagonisti hanno promosso il brano), ma indovina un po’? Di questa faceva parte proprio un chatbot.

gianni morandi instagram
Gianni Morandi nel suo profilo Instagram ‘spinge’ il brano con un post ironico che ammicca al titolo della canzone.
rovazzi morandi instagram
Un post del profilo Instagram di Rovazzi in cui mostra un dietro le quinte delle registrazioni del video ‘Mi fa volare’.

Lo scopro l’8 luglio, quando Instagram mi propone nel mio feed la storia di Fedez. La guardo e vedo Federico che parla con questo sottotitolo: ‘Partecipate al prossimo video dell’irreprensibile’ @rovazzi #VolareChallenge. Scorrete con il dito in alto per iniziare’. 

Fedez Rovazzi VolareChallange
Fedez lancia nella sua Instagram story la #VolareChallenge

Non voglio partecipare alla #VolareChallenge (credimi!), ma sono curiosa di capire cosa si sono inventati. Ed è così che finisco su Messenger ed inizio ad interagire con il chatbot di Rovazzi. 

Considerando i quasi 4 milioni di fan di Fedez, suppongo che questa sua iniziativa sia stata un buon veicolo di traffico al bot, oltre che un’ottima azione promozionale. 

Il chatbot di Rovazzi

In sostanza il chatbot sviluppato all’interno dell’applicazione Messenger di Facebook ti propone una gara, la #VolareChallange: 8 domande con 20 secondi di tempo per rispondere a ciascuna. E come in ogni gara, anche qui c’è una classifica, ci sono i livelli (come in un videogame; qui corrispondono al numero di domande indovinate) e c’è il premio: l’essere protagonisti assieme a Rovazzi di un futuro contenuto video (quale non si sa – teaser?).

Volare Challenge classifica Rovazzi

Per vincere la sfida, bisogna aver guardato attentamente il video. Se non lo si è fatto conviene rivederlo, anche mentre si tenta di rispondere alle domande, purché non venga superato il tempo prestabilito! Qui vedi il mio primo tentativo. 

Chatbot Rovazzi chatbot rovazzi volarechallenge

Rovazzi Chatbot domanda 1

Qui vedi la mia seconda prova. E’ lo stesso chatbot a stimolarmi a ritentare. Ed a giudicare dal livello raggiunto, è ancora lunga la strada per la vittoria 😬!

Chatbot Rovazzi prima domanda

Poi, come vedi, il chatbot mi dice che non posso riprovare subito, ma devo aspettare.  Se nel frattempo, però, volessi ri-volare …


chatbot rovazzi fine seconda prova

Il giorno successivo è sempre lui a contattarmi per chiedermi di partecipare nuovamente alla sfida. A distanza di una settimana, poi, si mannifesta di nuovo vivo e mi propone il gioco, sempre che mi vada ovviamente.

Chatbot rovazzi remindCapito perchè stiamo parlando qui nel nostro blog di Rovazzi? Il chatbot è stato inserito nella strategia digitale di promozione del prodotto ‘Mi fa volare’, come strumento per portare visualizzazioni e coinvolgere gli utenti in modo assolutamente coerente con le caratteristiche del prodotto lanciato. Divertente e leggero. I 53 milioni di visualizzazioni fanno pensare ad un buon risultato, no?

Il chatbot è ancora più interessante se pensiamo a come è stato sviluppato: si basa su una caratteristica del prodotto promosso, ovvero lo storytelling ampio e quasi surrealistico. Come si sostengono 8 domande se non ci fosse una trama articolata, piacevole da vedere e rivedere?

In più il chatbot fa leva sulla voglia delle persone di mettersi in gioco, di utilizzare gli strumenti della loro quotidianità (le applicazioni mobile come Messenger) e sul loro desiderio di visibilità. Vuoi mettere essere la protagonista di un video che nella peggiore delle ipotesi avrà decine di milioni di views????

Conclusioni

Vi ho parlato del chatbot di Fabio Rovazzi e del suo modo di spingere le visualizzazioni del video ‘Mi fa volare’ per riprendere questo tema di cui avevamo già parlato. Con questo esempio, infatti, volevo mostrarti un modo concreto di inserire un software progettato per la simulazione di una conversazione intelligente con l’essere umano all’interno di una strategia digitale, amalgamandolo con gli altri strumenti messi in campo.

E volevo farti vedere che, al di là dei tipi di chatbot e degli scopi di cui abbiamo parlato, esistono chatbot basati sul fattore entertainment che potrebbero fare al caso tuo (sempre se coerente con il tuo brand).

Il chatbot di Rovazzi alimenta il cortocircuito generazionale che si è creato con Morandi e avvicina ogni genere di spettatore social. Un successo a giudicare dai numeri! E tu che pensi di fare?

Siamo qui nel caso avessi bisogno di un aiuto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.